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23/02/2016

Scontro Renzi-Monti: qui volano i grembiuli


A riprova del fatto che lo scontro fra Renzi e l’Europa non è solo una manfrina ma ha contenuti reali e rappresenta due diverse frazioni dello stesso universo con due diverse concezioni del potere, Renzi ha scelto bene le parole, con studiata ambiguità e la parola chiave è “illuminati”.

Il termine ha due diversi piani di lettura: per il lettore comune significa “quelli che credono di avere il monopolio della verità, i tecnici da salotto” e via di questo passo, un semplice sarcasmo, ma c’è un significato più proprio: il richiamo alla setta degli “illuminati di Baviera”, fondata in Germania nel 1776, rivale della Massoneria. Gli Illuminati si ritenevano portatori di conoscenze superiori a quelle della Massoneria (infatti spesso non erano credenti, ma atei e materialisti, si opponevano all’idea di Nazione ed erano cosmopoliti, sognando un unico comando mondiale ispirato dai filosofi ecc). Avevano come obiettivo l’unificazione tedesca ma non in omaggio ad un qualche principio di nazione, quanto come primo passo verso un governo europeo che, all’epoca, era l’equivalente di ordine mondiale. Gli Illuminati avevano una composizione sociale più elevata di quella media della Massoneria (ne avrebbero fatto parte anche Goethe ed Erder, ma è lecito nutrire qualche dubbio in proposito) che consideravano come una sorta di proprio organismo di massa, tendendo ad usarla come propria appendice operativa, attraverso una sorta di entrismo e celandosi dietro l’immagine di un innocuo sodalizio culturale. Insomma, una sorta di massoneria al quadrato. Il gruppo venne scoperto e sciolto nel 1785 e non risorse più in quanto tale, ma da esso derivò una sorta di tendenza di pensiero alla quale attinsero, per un aspetto o per un altro tanto la Carboneria, quanto i decabristi russi, il Tubenbund in Germania ed anche nella “giovane Europa” di Mazzini è facile rinvenire echi di quella cultura (anche se Mazzini era più ortodossamente sostenitore del principio di Nazione). In tempi più recenti sono stati iscritti in questo filone tanto il Presidente americano Wilson, quanto il movimento di Paneuropa di Coudenove Kalergi e poi, via via, la Pilgrims Society, la Fabian Society, la Fondazione Rockefeller, il gruppo Bilderberg, la Trilateral, il club di Roma e via dicendo.

C’è tutta una letteratura (in genere di destra) che parla di una continuità organizzativa rettilinea e di un unico disegno mondialista che oggi starebbe vincendo. Si tratta di un immaginario “complottista” che ha scarso fondamento. Spesso si tratta anche di similitudini casuali: lo schema dell’infiltrazione nella Massoneria per guidarla copertamente, somiglia molto da vicino al disegno dell’Osarn (meglio nota come Cagoule) nella Francia degli anni trenta o al “Superclan” di Simioni alla nascita del terrorismo italiano e lo schema organizzativo triadico delle cellule (per cui ogni associato appartiene ad un gruppo di tre, ciascuno dei quali recluta altri due associati che ignorano chi ci sia sopra e reclutano con lo stesso criterio altri due e tutti fanno capo ad un trio di vertice) è lo stesso adottato da Fronte di Liberazione Nazionale in Algeria negli anni sessanta, ma non c’è alcuna ragione di pensare ad alcuna parentela organizzativa o culturale fra il Superclan, l’Fln o la Cagoule con gli Illuminati di Baviera o fra di loro.

Semplicemente, ci sono soluzioni organizzative o tattiche abbastanza elementari cui si perviene intuitivamente. Tuttavia le organizzazioni citate esistono realmente (e non fanno mistero di questo, anzi spesso pubblicano i nomi degli associati) e la loro cultura ha evidenti punti di contatto con quella antica radice, pur discostandosi, di volta in volta, in questo o quel punto. Il tratto comune di tutte è l’accentuata avversione al principio di Nazione, con il collegato elitarismo, l’aspirazione ad una governance mondiale a carattere tecnocratico e finanziario. E non è detto che le uniche organizzazioni di questo tipo siano quelle note, non è affatto escluso che ve ne siano altre ancor più riservate e magari con caratteristiche ed attività meno riferibili. Anzi, ci sono allusioni insistenti all’esistenza di una qualche entità di questo genere.

Questo non significa che esista un unico progetto “mondialista”, per di più sul punto di realizzarsi (quel che è dell’immaginario di una certa destra), ma anzi è probabile che ci siano più progetti concorrenziali fra loro ispirati più o meno alla stessa cultura politica con la quale, contrariamente a quanto si crede, la Massoneria (o quantomeno una parte di essa) ha pessimi rapporti. Un esempio fu proprio il conflitto che oppose la P2 al mondo della finanza laica internazionale di cui furono espressione La Malfa e Cuccia, e nel quale non mancavano certo uomini della Trilateral o simili.

La P2 non era affatto più democratica degli altri (anzi…) ma aveva caratteristiche diverse: un insediamento più nazionale (anche se non mancavano agganci esterni come quelli argentini o rumeni e progettava un raccordo mondiale attraverso l’Ompam) costruita su un crinale fra massoneria toscana e aree cattoliche come la corrente andreottiana della Dc, con una proiezione finanziaria molto spinta verso la raccolta dei capitali di Mafia.

Oggi assistiamo a questo: improvvisamente viene riesumato Monti (che i giornali devotamente ritraggono seduto su dei gradini mentre ordinatamente fa la fila in un ospedale... e chi ci crede?!) dopo due anni di totale scomparsa dalla scena politica e lo stesso Monti si rifà vivo in Senato per attaccare Renzi a proposito delle sue sortite “antieuropee”, il tutto mentre Junker viene in Italia ed incontra fra gli altri il Presidente della Repubblica Napolitano (Presidente emerito... si intende), nello stesso tempo il Presidente della Regione Toscana, Rossi, si candida, con larghissimo anticipo sul congresso, a segretario del partito alternativo a Renzi. E Renzi passa al contrattacco: sogna una associazione internazionale (tipo Aspen) tutta sua, mette sotto la minoranza del partito (tanto per cambiare), lancia un manifesto per una nuova Europa che strizza l’occhio all’ondata populista, ed attacca  Monti scegliendo proprio quella parola: Illuminati.

Qui volano gli stracci, anzi, volano i grembiuli.

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