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24/12/2015

Buone feste agnostiche a tutt* noi

Lui scrive:

Cara Eretica, sono agnostico e il Natale mi è sempre stato un po’ stretto anche per questioni familiari e il fatto che per 30 anni ho sempre avuto tre pasti obbligati (vigilia, pranzo e cena) a cui non si poteva declinare altrimenti “che figura ci fai?”. Da agnostico, col tempo, prendo queste feste come un modo per rivedere familiari e amici che durante l’anno vedi poco o per niente, ad esempio un cugino che lavora all’estero o io stesso che ritornavo.

Tuttavia quest’anno voglio augurare a te e a chi segue il tuo blog delle Buone Feste, nell’ultimo anno sei stata presente nella mia vita in un modo inimmaginabile.

“Come può un blog entrare nella tua vita?”
Innanzitutto perché grazie a te e attraverso il tuo blog ho dato un “nome tecnico” al mio modo di essere libertino: si chiama poliamore, si chiama voglia di lottare per rompere la monogamia intesa come unica relazione sentimentale/sessuale possibile e accettata socialmente e giuridicamente, si chiama voglia di essere “Zoccola Etica” (libro che ho letto e che sto consigliando a tutte le mie conoscenze insieme a “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” di Engels, il quale ricostruisce il percorso del concetto di famiglia)

In secondo luogo, la tua opera di lotta e divulgazione non si basa su separazione e conflitto tra i sessi e i generi e sulla sovra-determinazione, come fa il femminismo radicale, e non ne fai nemmeno una questione prettamente culturale (marxianamente “sovrastrutturale”), bensì ti batti, e noi con te, per la libera scelta individuale, per il rispetto reciproco tra i sessi e spesso sai legare le questioni di genere alla questione di classe, tentando, consapevolmente o meno, di ricucire l’errata separazione che decenni fa vi è stata in seno alle “sinistre”: si passò dalla “totalità”(di critica e di azione) alla divisione delle lotte (ambientalismo, femminismo, sindacalismo ecc.) e questo è stato ed è un errore dell’ideologia movimentista, anche se l’allontanamento e lo scetticismo verso la “forma partito” e qualsiasi tipo di lotta attraverso una forma organizzata più o meno rigidamente aveva ed ha qualche ragione.

Infine, è davvero bello e rassicurante, in un’Italia che per la gran parte non riesce a scrollarsi di dosso una cultura moralista e ipocritamente bigotta, sapere che c’è uno spazio di divulgazione, discussione, confronto e talvolta anche di meri sfoghi personali, uno spazio che tenta di rompere gli schemi, un luogo che diventa anche una sorta di aiuto psico-sociale (lo affermo positivamente: le magnifiche storie reali che ci proponi, gli autori di esse a chi potrebbero altrimenti raccontarle?) e un’opportunità per tutti per mettere in discussione le proprie convinzioni, metterle a confronto con le idee altrui ed essere attualmente il faro di una lotta per l’emancipazione di tutt*!

Buone Feste e Buona Lotta!

R.Z.

Fonte

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