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19/12/2017

Destre al governo in Austria

L’Austria ha un nuovo governo. Nel fine settimana, i vertici del partito popolare ÖeVP, conservatore, e del partito della libertà FPOe, estrema destra, hanno concordato un programma. Sabato gli organi dirigenti dei due partiti hanno approvato l’accordo. Infine, il capo dell’OeVP e futuro cancelliere, Sebastian Kurz, e il capo dell’FPOe, Heinz-Christian Strache, lo hanno reso pubblico, insieme ai nomi dei ministri. Ieri, lunedì, la nuova coalizione ha prestato giuramento nelle mani del presidente federale, Alexander Van der Bellen. A differenza di quanto lasciato trapelare nei giorni scorsi, quest’ultimo ha assicurato che tutti i ministri proposti avranno la sua fiducia. Van Der Bellen aveva chiesto a OeVP e FPOe di pronunciarsi in favore dell’Unione Europea. Nel preambolo del loro programma di governo, Kurz e Strache hanno soddisfatto questo desiderio.

Nel corso della scorsa settimana erano filtrati nomi e contenuti del programma. Aveva destato non poche reazioni la notizia che l’FPOe avrebbe ottenuto diversi ministeri-chiave. In futuro l’Austria avrà un ministro di estrema destra, Herbert Kickl, agli Interni, ed il suo degno compare Mario Kunasek alla Difesa. Il monopolio della violenza statale sarà in mano alla Destra. Da anni Kickl è lo stratega dell’FPOe, responsabile dei manifesti con slogan razzisti che insudiciano i muri.

Il programma di governo corrisponde largamente a quanto OeVP e FPOe hanno annunciato in campagna elettorale e nelle scorse settimane. Il governo delle destre intende imporre le esigenze che associazioni degli imprenditori e degli industriali avanzano da anni. In futuro, la «flessibilizzazione» dell’orario di lavoro dovrà permettere agli imprenditori di far lavorare i dipendenti 12 ore al giorno e 60 ore alla settimana. Accordi in questo senso devono essere conclusi a livello aziendale o direttamente fra imprenditori e singoli dipendenti, il che comporterà un indebolimento dei sindacati e dei regolamenti collettivi.

In complesso, la coalizione OeVP-FPO attacca frontalmente le componenti più deboli della società. Contemporaneamente, gli oneri fiscali per gli imprenditori saranno alleggeriti e le disposizioni che tutelano il lavoro ammorbidite. Mentre in quasi tutti i settori si prevedono drastici tagli, l’esercito federale e la polizia riceveranno più fondi e potranno procedere a migliaia di assunzioni. Inoltre, il nuovo governo intende ristrutturare il sistema di previdenza sociale. La «assicurazione minima», una prestazione sociale per quanti non hanno titolo ad ottenere l’indennità di disoccupazione, sarà ridotta a livello federale. Finora ne erano responsabili i singoli Stati federali. I percettori di indennità di disoccupazione saranno controllati con maggiore severità. Inoltre la loro indennità si ridurrà col tempo.

Anche i progetti relativi al diritto d’asilo sono eloquenti. I richiedenti asilo devono consegnare in futuro tutto il contante in loro possesso. Lo stesso per i telefoni cellulari, che devono essere esaminati dalle autorità per trovare elementi relativi all’identità ed alla provenienza dei loro proprietari. OeVP e FPOe intendono migliorare la ”efficienza” dei rimpatri. Ieri, lunedì, numerose organizzazioni hanno messo in atto una serie di manifestazioni. Rappresentanti dei sindacati e di organizzazioni non governative hanno annunciato che intendono opporsi ai progetti della coalizione delle destre.

L’Austria democratica entra in resistenza.

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