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19/10/2017

La rabbia di Renzi e la sinistra Bankitalia

Matteo Renzi deve sicuramente la sua ascesa politica al sistema bancario. Ricordiamo fra tutte la sponsorizzazione della sua figura e poi della sua controriforma costituzionale fatta dalla Banca Morgan e le dichiarazioni sfacciate proriforma di Draghi alla vigilia del voto referendario.

Però Renzi deve alle banche anche una delle cause della sua discesa, con i risparmiatori traditi di Banca Etruria e delle altre banche fallite che inseguono lui ed i suoi fedelissimi ovunque li incontrino.

Ora la rabbia dell’ex presidente del consiglio si rivolge a Visco, con il PD che ne chiede la non riconferma alla guida della Banca d’Italia.

Che la posizione di Renzi e dei suoi sia ridicola e strumentale salta agli occhi di chiunque abbia ancora un minimo di discernimento. Però salta agli occhi anche la altrettanto penosa levata di scudi della intellettualità e della sinistra antirenziana, a difesa del governatore di Bankitalia. Che è sicuramente corresponsabile del disastro del sistema bancario italiano, ma che non ci sta a fare il capro espiatorio. Sopra di lui Draghi, la BCE e la UE, assieme naturalmente a tutto il sistema bancario italiano sono altrettanto responsabili. E con essi tutti i governi che si sono succeduti in questi venti anni, nessuno escluso.

Quindi chi volesse usare la rottura tra Renzi e Visco per far finalmente luce e pulizia nel disastro bancario del paese, che probabilmente è solo ad un nuovo inizio, come ci dice la Borsa, dovrebbe prendere la palla al balzo per chiedere chiarezza, giustizia, e cambiamento.

Invece, dopo le parole di Mattarella sull’interesse nazionale, ipocrite visto che tutto il nostro sistema bancario è sul mercato multinazionale e la Troika decide tutto; dopo quelle parole la sinistra antirenziana è insorta a difesa di Bankitalia.

I fieri repubblicani, nel senso del quotidiano La Repubblica, si son lanciati contro Renzi, anch’essi nel nome dell’interesse nazionale. Da Bersani, a Montanari leader del Brancaccio, al redivivo Veltroni, tutti a dire viva Visco. Si attende comunicato di Pisapia che evidentemente non si è connesso in tempo.

Che pena, che ridicolo e poi ci si chiede perché in Italia la parola “sinistra” abbia oramai un significato popolare sinistro.

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