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04/08/2017

Venezuela, Libia e Movimento 5 Stelle

Si resta sbigottiti, sorpresi, sicuramente delusi dalla reazione d’ignavia del Movimento Cinque Stelle sul caso del Venezuela. “Siamo con il popolo venezuelano”, si legge in un comunicato del Gruppo parlamentare. Più o meno come se ai tempi preparatori del colpo si stato contro Allende nel 1973, diciamo nell’agosto di quell’anno – mese e paragone non sono a caso – un partito avesse detto “siamo con il popolo cileno”.

In politica conta chiarezza, capacità di prendere posizione e coraggio. Non l’ignavia.

Sulle questioni internazionali, il Movimento 5 Stelle ha mostrato in questi mesi posizioni interessanti e una qualche speranza per molti italiani che vogliano spezzare le catene imposte dagli organismi sovranazionali. Quegli stessi organismi sovranazionali che, per intenderci, in America Latina sono stati cacciati dalle rivoluzioni progressiste di inizio millennio e che ora tornano prepotentemente alla carica per riprendersi quello che i vari Chavez, Maduro, Correa, Morales, Lula, Kirchner hanno restituito al popolo. Se oggi non capisce che il Venezuela è l’ennesimo laboratorio per distruggere governi che rivendicano sovranità, libertà e autodeterminazione dalle forze neo-coloniali della globalizzazione, come potrà rispettare il Cinque Stelle quel programma che a voce dichiara di voler portare avanti?

Pensa davvero il Cinque Stelle di fare un governo popolare alleandosi con quei poteri che ad esempio oggi attentano la sovranità e le riserve petrolifere del Venezuela?

Come pensa, per essere ancora più chiari, il Movimento 5 Stelle di portare avanti il suo programma con successo in Italia, colonia di Washington e calpestata dai diktat di quel mostro neoliberista crescente chiamato Unione Europea, senza scontrarsi con quei poteri?

La Rivoluzione Bolivariana del Venezuela è riuscita a capovolgere con una rivoluzione democratica incruenta, un sistema dove regnava la barbarie – la cosiddetta ‘larga poche neoliberal’ – senza spargimenti di sangue, con la forza delle idee, vincendo ben 16 contese elettorali sulle 18 che si sono tenute negli ultimi 20 anni in Venezuela. I venezuelani che ieri non avevano neanche la carta d’identità, erano fantasmi per il neo-liberismo, oggi hanno istruzione, sanità e diritti. Per questo al terrorismo delle destre che bloccano le strade, attraversano i fiumi per esercitare il loro diritto al voto a cui non vogliono rinunciare.

Domenica in Venezuela è avvenuto un qualcosa di straordinario, totalmente censurato dai media: l’elezione dell’Assemblea Costituente. Otto milioni di persone hanno gridato la loro voglia di pace e questo ha mandato letteralmente in tilt tutto il sistema. Che lo censurino i media, siamo abituati, ma che lo censuri il Cinque Stelle?

Le violenze in Venezuela sono dei golpisti che per la terza volta cercano di prendere il potere con la violenza dopo il 2002 e il 2014. Che lo censurino i media mainstream siamo abituati, ma che anche il Movimento Cinque Stelle non mostri i linciaggi, le persone bruciate vive solo perché chaviste, il terrorismo contro ospedali infantili e ministeri?

Agendo così il Movimento Cinque ha deciso di allinearsi alle posizioni della peggiore politica italiana che risponde ai nomi di Casini, Renzi, Gentiloni, Alfano e altri vari personaggetti docili e scodinzolanti verso l’imperialismo.

E una conclusione amara. L’Iraq, la Libia e la Siria sono stati distrutti non solo per gli interventisti “umanitari”. I milioni tra morti e profughi sono responsabilità anche degli ignavi che non hanno fatto nulla nelle istituzioni quando si decideva il massacro. Se il Movimento 5 Stelle che oggi grida al crimine dell’intervento libico, ad esempio, fosse stato in Aula nel febbraio del 2011 quando si decideva l’invasione contro Gheddafi cosa avrebbe fatto?

Ignavo come oggi sul Venezuela?

A leggere questo post del blog di Grillo proprio del febbraio del 2011, in cui rilancia la fake news delle fake news dell’epoca, forse sarebbe stato addirittura uno degli utili idioti che il sistema ha sfruttato per accelerare il massacro. Ad interventi iniziati, a devastazioni in corso, a morti sanguinanti, a bombardamenti a tappeto, a persone disperate senza una casa, a bambini che piangono i loro cari, è facile essere contro. La differenza è ora. E chi ha memoria storica come noi non dimentica.

P.S. AGGIORNAMENTO

“A leggere questo post del blog di Grillo proprio del febbraio del 2011, in cui rilancia la fake news delle fake news dell’epoca, forse sarebbe stato addirittura uno degli utili idioti che il sistema ha sfruttato per accelerare il massacro.”, concludevamo così ieri il pezzo.

A leggere l’articolo di oggi pubblicato sul blog di Grillo, messo in tutta evidenza in prima pagina, e nel quale si invita Gentiloni a prendere addirittura iniziative contro Maduro, come se non bastassero le vergognose ingerenze di governo e parlamento di queste settimane, dall’ignavia, il Movimento 5 Stelle sta proprio per trasformarsi nell’utile idiota che il sistema cerca sempre.

Non regge forse a quella propaganda di quei fake media mainstream che, sempre a parole, dice di voler combattere?

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