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28/08/2017

“Non c’è niente da vedere”. La polizia blocca i giornalisti

Tra i tanti piccoli orrori compiuti dalla polizia minnitiana a Piazza Indipendenza, durante e dopo lo sgombero dei rifugiati dal palazzo di via Curtatone, c’è anche la dimostrazione di quanto l’informazione sia temuta ed evitata da parte del potere attuale.

Mentre nugoli di agenti continuavano ad inseguire “i negri” per “farli sparire”, anche a costo di “spezzargli le braccia”, altre squadre di agenti – in borghese e non – venivano incaricati di tenere a distanza fotografi, cineoperatori, giornalisti.

L’audio e le facce, in questo caso, dicono tutto. Altro che “un momento di confusione”, qui si vede dal vivo l’attivazione di un piano preparato a tavolino, con tanto di divisione dei compiti tra “picchiatori di prima fascia” e “ripulitori” della scena del crimine...

Come sempre, poi, ci sono i giornalisti complici e servi, e quelli che continuano a fare seriamente il proprio mestiere...


E’ importante – sempre – saper distinguere.

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