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13/07/2017

14 milioni di poveri: il grande “successo” di euro, Unione Europea e governi

Pochi anni fa Mario Monti definiva la Grecia il più grande successo dell’Euro. Ora anche il nostro paese raggiunge quei vertici di vittoria, con il dilagare della povertà in dimensioni mai viste, se non subito dopo la guerra.

A spiegare i 14 milioni di poveri servono, ma non bastano, i 7 milioni di disoccupati. Infatti milioni di lavoratori precari e supersfruttati non riescono, pur lavorando, a raggiungere un reddito dignitoso. Pochi giorni fa Renzi, intraprendendo la sua battaglia mediatica contro il fiscal compact, ha detto che tre anni fa l’Italia ha vinto con la UE. Immaginiamo se avessimo perso!

La realtà è che le politiche di austerità e distruzione dei diritti sociali della Unione Europea, di cui l’euro è lo strumento fondamentale, hanno davvero vinto. La miseria e la disoccupazione diffusa permettono di pagare il lavoro sempre meno e di guadagnare sempre di più a grandi imprese, finanza, super ricchi. Se poi i governi colpiscono il lavoro con Jobsact e misure simili, tutto diventa ancora più facile per chi ha il capitale. E infatti in Italia poco più dell’1% della popolazione oggi detiene quasi un quarto di tutte le ricchezze del paese.

Sempre più ricchezza va a sempre meno persone e si trasferisce dai paesi impoveriti a quelli più ricchi. In questi giorni le banche tedesche festeggiano 1,34 miliardi di profitti extra incassati con l'usura esercitata sulla Grecia. Il cui governo ora, per allentare il cappio che lo strangola, offre agli strozzini leggi contro il diritto di sciopero. Il crumiro Tsipras è in perfetta sintonia con Renzi, che per avere qualche soldo in più da spendere in campagna elettorale, sventola anch’egli la bandiera della legge antisciopero.

La Grecia ha svenduto tutti i suoi beni agli usurai internazionali e lo stesso ci apprestiamo a fare noi con la nuova, conclusiva, campagna di privatizzazioni in arrivo. Della quale i miliardi regalati per salvare le banche sono solo un costosissimo anticipo.

Tutti errori? No ha ragione Monti, questi sono i veri successi di un sistema di potere europeo concepito già con il trattato di Maastricht del 1992. Un sistema di potere che si è dato il compito di distruggere le due principali conquiste del continente, i diritti del lavoro e lo stato sociale, per creare nuove opportunità per il mercato e per i grandi profitti. I poveri aumentano per far star meglio i ricchi, questa la brutale realtà.

Che il palazzo, con la complicità di razzisti e fascisti, riesce a nascondere perfettamente questa realtà facendo credere ai poveri che essi siano tali per colpa degli ancora più poveri. Così al posto dell’emergenza povertà in Italia tutta la politica si concentra sull’emergenza migranti, e i profitti crescono indisturbati, anzi riveriti.

Quindi, signori che finora avete governato in Italia ed in Europa e che, quale che fosse la vostra appartenenza politica, avete tutti fatto le stesse cose, signori niente lacrime di coccodrillo, festeggiate. Il dilagare della povertà è il vostro più grande successo e i ricchi vi ringraziano.

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