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20/04/2017

Venezuela. Manifestazioni contrapposte. Tre morti negli scontri

Ci sono almeno tre morti e diversi feriti negli scontri tra forze di sicurezza, manifestanti della destra e manifestanti chavisti che si sono verificati in Venezuela.

I sostenitori del Movimento di Unità Democratica (MUD), l’opposizione di destra al governo di Nicolas Maduro, hanno marciato per Caracas per raggiungere la sede dell'ufficio del Difensore Civico. Nelle strade di Caracas hanno manifestato anche migliaia di militanti chavisti sostenitori del governo bolivariano.

Gli agenti della Guardia e della Polizia Nazionale Bolivariana (GNB e PNL) hanno bloccato i manifestanti della destra che hanno cercato di forzare il blocco e raggiungere il palazzo scatenando nuovi scontri in cui le forze di sicurezza hanno usato gas lacrimogeni.

Gli incidenti più gravi sono avvenuti nel quartiere San Bernardino di Caracas dove è morto un giovane di 17 anni, Carlos José Moreno, colpito alla testa. E’ stato ricoverato all'ospedale Clinicas Caracas, dove ha subito un intervento chirurgico che non è servito a salvargli la vita.

Il governatore dello stato venezuelano di Miranda, Henrique Capriles leader dell'opposizione di destra ha accusato il governo della morte del ragazzo ma alcuni video dimostrano che a sparare contro il giovane sono stati i gruppi della destra.

Il Pubblico Ministero ha già nominato un procuratore per indagare questa morte. L'Ufficio indaga anche sulle ferite subite da una donna, Carmelina Carrillo, che ha subito un trauma cranico a Candelaria (Caracas), e Antonio Suárez, con ferite alle mani e ai glutei dovuti a pallottole di gomma.
A San Cristobal, una roccaforte tradizionale della destra è morta una ragazza di 23 anni, Paola Ramirez Gomez colpita alla testa. I fatti si sono verificati in Plaza de San Carlos e, secondo i testimoni gli autori sono gruppi di civili armati. Uno degli autori del delitto è stato arrestato.

Risulta ucciso anche un agente della Guardia Nazionale mentre un altro è rimasto ferito nel corso degli scontri. L’agente sarebbe stato ucciso da un cecchino nella città di San Antonio de los Altos nello stato di Miranda governato dalla destra. Il Vice Presidente del Venezuela, Tarek El Aissami, ha riferito ieri sera che i leader della destra usano la morte di due persone per vendere al mondo l’immagine di un paese nel caos e tenere sotto pressione il governo bolivariano. "Sappiamo che ci sono gruppi interessati a vendere al mondo un paese nel caos. Henrique Capriles, irresponsabile della propria condotta, afferma che il governo è responsabile di queste morti e, quindi, dovrà dimostrare le prove di queste gravi accuse in tribunale”", ha dichiarato il vice presidente venezuelano.

Fonte

Penso che sia sempre meno peregrina l'ipotesi per cui l'esperienza bolivariana sia, almeno potenzialmente, prossima ad una notevole battuta d'arresto se non al termine effettivo del proprio corso.

Un altro resoconto sulla situazione in Venezuela

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