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21/12/2016

Caso Poletti, bufera sul figlio: vive grazie ai contributi per l’editoria


Tutto secondo il più antico codice della Prima e della Seconda Repubblica... Questi sarebbero i "rottamatori" degli antichi vizi italici... Questi sono gli eroici fustigatori dei "nostalgici del posto fisso" che fanno mettere le cazzatine di Checco Zalone come colonna sonora dei loro vertici di partito...

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Dopo le parole sui giovani scoppia una nuova polemica intorno al ministro del Lavoro. I social accusano: in tre anni il giornale diretto da Manuel Poletti ha ricevuto 500 mila euro di fondi pubblici.

Il ministro del Lavoro è ancora nell'occhio del ciclone per le sue frasi sui giovani, «Conosco gente che è bene non avere tra i piedi». Ma la polemica anziché affievolirsi è aumentata soprattutto alla luce della vita lavorativa del figlio Manuel (leggi che lavoro fanno gli altri figli dei ministri).

190 MILA EURO DI FONDI NEL 2015. Il primogenito del ministro, 42 anni, dirige il Sette Sere Qui, un settimanale che copre i territori di Faenza, Lugo, Ravenna e Cervia. L'editore è una delle tante coop dell'Emilia, la Cooperativa giornalisti "Media Romagna" che ha dieci soci e Manuel Poletti nel ruolo di presidente. La polemica, che ha trovato una cassa di risonanza sui social, deriva dal fatto che nel 2015 il giornale diretto dal giovane Poletti ha ottenuto 190 mila euro di soldi pubblici grazie ai finanziamenti per l'editoria.



In tre anni il periodico ha intascato 521.598 euro di aiuti pubblici. Come il padre anche Manuel ha costruito la sua carriera all'interno di Legacoop Romagna. Il padre prima di entrare nel governo Renzi era il presidente nazionale dell'organizzazione. Come evidenziato da Italia Oggi, Manuel Poletti oggi guida anche il network Treseiuno sostenuto da un'associazione di imprese nei settori della comunicazione e dell'informatica.

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