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22/03/2016

Esplosioni all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, morti e feriti


Il Belgio aveva da poco tirato un sospiro di sollievo per l’arresto venerdì di Salah Abdeslam – accusato di aver partecipato alla strage di Parigi del 13 novembre scorso – sperando in un ritorno alla normalità. Ma questa mattina la capitale europea è stata scossa da quello che mentre scriviamo sembra un nuovo attacco terroristico coordinato in grande stile che ha preso di mira sia gli interessi statunitensi sia il centro di comando dell’Unione Europea.

Alle otto di questa mattina due esplosioni hanno letteralmente devastato l’aeroporto internazionale di Bruxelles “Zaventem” in due punti diversi, l’area delle partenze per gli Stati Uniti (accanto al banco della American Airlines) e l’area taxi. Uno dei due attentati sarebbe opera di un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere – per quanto si capisce dall’analisi dei video delle telecamere di sorveglianza e da alcune testimonianze – in mezzo alla folla nella hall dello scalo.

La polizia ha parlato a lungo di una sola vittima e di alcuni feriti ma la direzione dell’ospedale Ulb, a due passi dall’aeroporto internazionale, intorno alle 9.30 parlava di un bilancio assai più grave: 10 morti e 35 feriti. Ancora più grave il bilancio diffuso intorno alle 10 dalla tv pubblica belga, che parla di 13 morti e 36 feriti.

Dopo le esplosioni – alte colonne di fumo si levano ancora dallo scalo – le autorità hanno innalzato il livello di allerta antiterrorismo al livello quattro (il massimo) ed hanno bloccato i collegamenti ferroviari con Zaventem mentre è cominciata l’evacuazione dei passeggeri. Secondo alcune informazioni all’interno dell’aeroporto sarebbero stati trovati anche alcuni ordigni inesplosi.

Ma circa un’ora dopo, intorno alle 9 e 15 di questa mattina, un’esplosione ha colpito una stazione della metropolitana – quella di Maalbeek – nel centro della capitale belga nella zona delle istituzioni comunitarie a poche centinaia di metri dal Parlamento Europeo, dal Consiglio d’Europa e dalla sede della Commissione Europea. Dopo l’esplosione alla stazione metro di Maalbeek, è stata colpita anche la metro Schuman a poca distanza. Molti i feriti anche in questo caso, secondo le prime stime ci sarebbero anche dieci morti.

Secondo i pompieri in totale le esplosioni di questa mattina nella capitale europea avrebbero causato 21 morti, altre fonti ufficiali parlano di 23 vittime.

Tutta la linea della metropolitana di Bruxelles è stata chiusa, le stazioni evacuate. Il governo ha anche deciso l’immediato stop di tutto il trasporto pubblico, compresi bus e tram.

Anche la frontiera tra Francia e Belgio è stata “totalmente chiusa”; la chiusura del confine è stata decisa dalle autorità del Belgio e riguarda sia il traffico ferroviario sia il traffico stradale. L’aeroporto di Zaventem è stato chiuso fino alle sei di domani mattina e tutti i voli in partenza e in arrivo sono stati cancellati.

Il governo ha ordinato la mobilitazione dell’esercito ed ha convocato d’urgenza per questa mattina un Consiglio di Sicurezza nazionale. Anche il presidente francese, Francois Hollande, ha convocato una riunione di crisi all’Eliseo.

Intorno a mezzogiorno lo Stato islamico ha rivendicato gli attentati di oggi a Bruxelles. Lo riferisce l’agenzia Amaq, legata al Califfato nero e considerata organo media dell’organizzazione terroristica.

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