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30/08/2015

Russia - Comunisti in piazza contro la politica liberal-oligarchica del governo


Secondo un sondaggio condotto a luglio dalla società Romir e di cui Interfax ha dato notizia lo scorso 26 agosto, i russi sono oggi molto più orgogliosi del proprio paese e delle sue conquiste rispetto a qualche anno fa. Se nel 2003 il 25% degli intervistati dichiarava di non vedere nulla di cui andare orgogliosi, oggi la stessa risposta è data dal 6% soltanto. Il 34% si dice orgoglioso di Vladimir Putin e il 32% dello stesso popolo russo.

In realtà, quanto favore riscuote oggi in Russia la politica governativa, in particolare, quella sociale? A giudicare dalle manifestazioni indette ieri dal Partito Comunista della Federazione Russa, un po' in tutto il paese, se la linea di “rinascita nazionale” e di riaffermazione del peso internazionale della Russia, perseguita da Vladimir Putin, continua a godere dell'appoggio della popolazione (con un 89% allo scorso giugno che, al momento, rappresenta l'apice della sua popolarità) e degli stessi dirigenti del PC, non è così per quanto riguarda gli indirizzi interni che, secondo i comunisti russi, continuano a favorire esclusivamente gli interessi dell'oligarchia finanziaria.

La manifestazione organizzata a Mosca dai comunisti di Ghennadij Zjuganov, si è svolta all'insegna dello slogan “Dimissioni del governo liberale! Abbasso il potere del capitale e dell'oligarchia!”. Altre parole d'ordine, di contenuto più immediato, sono state “La crisi non a spese nostre”, “Prezzi e tariffe sotto controllo popolare”. “Il tentativo del governo di proseguire nel suo corso liberale è mortalmente pericoloso e criminale” ha detto Zjuganov, presentandosi come leader delle forze popolari-patriottiche russe. “Il nostro partito ha difeso e difenderà sempre il prestigio e la dignità della potenza russa” - ha in effetti esordito, ricordando come il partito abbia appoggiato le scelte presidenziali in occasione delle vicende della Crimea, di Sebastopoli e altre, aggiungendo però anche che “il nostro partito ha difeso e difenderà sempre gli interessi del popolo lavoratore. Abbiamo detto molte volte e lo ripetiamo che il capitalismo, soprattutto nel corso dei truffatori e dei liberali, è fatale per la nostra nazione. Abbiamo dichiarato e dichiariamo: solo una svolta verso il socialismo e il governo del popolo può correggere una situazione così difficile e critica”.

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