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27/01/2015

Speculazioni su banche popolari. Sotto tiro sponsor e parenti del governo Renzi

Il sito economico specializzato Wallstreetitalia.com, segnala oggi che la Consob vuole andare a vederci chiaro su alcune, presunte, speculazioni di mercato, che sulla Borsa di Londra avrebbero anticipato il balzo delle azioni delle Banche Popolari in Borsa a seguito del recente decreto del governo Renzi che gli impone di diventare spa.

Ci sarebbero stati movimenti sospetti nei mercati finanziari di rilievo sulle azioni delle Banche popolari nelle ore precedenti alle prime indiscrezioni sul decreto del governo. Insider trading dunque. I giornali di oggi concentrano l’attenzione su questa vicenda anche perché potrebbe avere ripercussioni politiche oltre che finanziarie.

Il Fatto quotidiano di oggi sottolinea come non possa passare inosservato il fatto che "la banca che ha maggiormente beneficiato dello strascico anglosassone, con un rialzo del 66% in Borsa, altri non è che la Popolare dell’Etruria e del Lazio, di cui vicepresidente è Pier Luigi Boschi". Si tratta del padre di Maria Elena, ministro delle Riforme e direttore generale della fondazione Open, che negli ultimi anni ha ricevuto 150 mila euro da Serra, il finanziere del fondo Algebris e noto sponsor di Renzi. Non solo.

Rincara la dose il Corriere della Sera secondo cui "sulla base di convergenti fonti di mercato, che alcuni soggetti con base a Londra avrebbero creato posizioni anche rilevanti in azioni delle banche popolari nei giorni e nelle ore precedenti le prime circostanziate indiscrezioni (quindi prima delle 17.30 di venerdì 16 gennaio) sul decreto di riforma che abolisce il voto capitario nelle Popolari, ossia il principio di «una testa un voto» per cui tutti i soci sono uguali a prescindere dalle azioni possedute. Considerando l’effetto dirompente che la notizia ha avuto sul mercato a partire da lunedì 19 gennaio, con rialzi a due cifre di tutte le banche coinvolte, è evidente quanto siano stati abili gli «accumulatori» di pacchetti".

Ed anche il giornale della grande borghesia del nord sottolinea come “lo scatto più spettacolare sia stato quello della Popolare Etruria e Lazio di cui è vicepresidente Pier Luigi Boschi, il padre del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: +66%".

Fonte

A furia di rottamare si sono rivelati peggio dei berlusconiani.

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