Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

28/09/2014

Emergenza profughi: Australia «Lega Sud» li cede alla Cambogia


Il governo conservatore australiano sigla sottobanco un accordo con la Cambogia per «trasferire» un migliaio di profughi dai propri centri di accoglienza offshore, piazzati sulle isole, al poverissimo Stato asiatico dietro pagamento di un compenso. Scandalo e una vera e propria bufera su Canberra.

L’immigrazione massiccia pone problemi nuovi ovunque e tutti provano ad inventarsi rimedi. Ma all’altro capo del mondo forse esagerano. Il governo conservatore australiano sigla sottobanco un accordo con la Cambogia per «trasferire» un migliaio di profughi dai propri centri di accoglienza offshore (isolette tipo Ponza o Ventotene dei tempi mussoliniani) al poverissimo Stato asiatico per il pagamento di un compenso. Lo ammette il ministro Scott Morrison che spiega l’intesa raggiunta per «lo spostamento volontario» dei migranti dalla piccola isola del Pacifico Nauru a Phnom Penh.

«Nessuno verrà forzato a partire», afferma Morrison alla radio, anche se i rifugiati, beneficiato dell’assistenza iniziale, dovrebbero provvedere per proprio conto a vitto e alloggio. Facile, visto che l’85% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Ovviamente la ricca Australia darà soldi al partner asiatico: 35 milioni di dollari nei prossimi 4 anni da sommare ai circa 75 milioni di dollari già stanziati per il 2014-2015. Associazioni umanitarie e Onu bollano l’accordo «contrario al diritto e immorale» con l’inganno di proporre assistenza a famiglie disperate in un Paese alle corde. Amnesty denuncia il record negativo dell’Australia in termini di accoglienza, con 3300 richiedenti asilo rinchiusi in centri di detenzione, compresi 222 bambini a Nauru. Poche settimane fa Canberra era finita sotto i riflettori per uno spot anti-immigrazione che sullo sfondo di un barcone carico di profughi recitava «No way», niente da fare, ingresso chiuso. Negli ultimi anni, in maniera simile a quanto avviene nel Mediterraneo, si sono moltiplicati i naufragi al largo di Christmas Island, una specie di Lampedusa nell’Oceano Indiano a qualche migliaio di chilometri dalle coste australiane.

Il governo conservatore del premier Tony Abbott ha risposto alle emergenze umanitarie con grande insensibilità e con pugno di ferro. I centri di detenzione non sono sul territorio nazionale ma sulle isole offshore come Nauru, a Manus e in Papua New Guinea. Ora lo scambio con la Cambogia che sta suscitando clamore e mette in difficoltà il governo forcaiolo. Il ministro Morrison promettere di monitorare il trattamento dei «trasferiti». Ma sul «New York Times», Human Rights Watch mette in guardia da Phnom Penh che nel 2009 avrebbe ‘accolto’ da Pechino 22 uiguri per poi imprigionarli.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento