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25/06/2014

Cosa sta accadendo in Venezuela? Contro la manipolazione dell’informazione. Lettera aperta di Hector Navarro

Héctor Navarro Díaz ha fatto parte del gruppo storico chavista, è stato per tredici anni ministro dell'Energia e poi ministro dell'Educazione Superiore, è un dirigente del Psuv

Qui di seguito il testo della lettera aperta diffusa da Hector Navarro, ex ministro e dirigente del Psuv.

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Amici socialisti: come sapete normalmente non scrivo su questo mezzo. Ma mi sento obbligato a causa del tema che state trattando e della persona di cui si tratta.

In primo luogo, me l’ha appena confermato Jorge Giordani, lui non ha scritto e non scriverà assolutamente niente di più che la sua lettera che ha redatto con l’obiettivo di portare davanti al popolo e vale a dire, davanti a tutti noi, l’enorme preoccupazione che lo ha colto da più di un anno, in rapporto a diverse situazioni che si stavano producendo e alcune delle quali lui segnala nella famosa missiva.

Sono a diretta conoscenza degli sforzi di Giordani per ottenere di essere ricevuto dal Presidente con l’obiettivo di presentargli molti problemi e azioni da intraprendere. Alcuni di tali problemi è riuscito a presentarli, con la soluzione proposta, in un numero importante di punti che sono stati semplicemente mandati indietro, dopo mesi, dal presidente, con una firma e l’annotazione “differito” (tutti con la stessa data di differimento), ma senza un commento, raccomandazione, osservazione...

Il 14 febbraio 2013 (notare che ancora non era deceduto il Comandante Chávez), Jorge Giordani è stato nella Direzione Nazionale del PSUV e, secondo i nostri appunti, ha esposto lì varie tematiche che ora presenta nella sua lettera. Risultato: Silenzio assoluto. Lì sorge la domanda: qual è il dovere di un rivoluzionario quando esaurisce tutte le strade per allertare sui problemi che stanno mettendo in pericolo lo stesso corso della rivoluzione e quelli che hanno la responsabilità di ascoltare e agire non ascoltano? Davvero può essere qualificato come traditore chi agisce così? Credo che dobbiamo fare un atto di profonda riflessione.

È traditore Giordani perché, per esempio, ha denunciato l’assegnazione di dollari a imprese valigetta e ha proposto azioni per impedire che questo continuasse ad accadere? O sono traditori, anche se non si dice, quelli che hanno assegnato i dollari di cui oggi hanno bisogno gli Ospedali, o che sono necessari per la produzione e per soddisfare le necessità del popolo? Credo che stiamo sviando l’attenzione da quello che è veramente importante.

Non ci sarà risposta alle denunce di Giordani? Ci accontenteremo di additarlo come traditore e di conseguenza non discuteremo la denuncia sulla presenza del “gruppo francese” e ciò che si stava negoziando alle spalle degli interessi della repubblica?

Credo che sia nostro dovere esigere quelle risposte come pure quelle relative alla lista delle imprese che traggono beneficio dalla consegna dei dollari.

Un’ultima riflessione: perché la destra finanziaria, tanto nazionale quanto internazionale, che sono nel tempo coloro che traggono beneficio quando i paesi sbagliano le loro politiche sovrane in materia economica, stanno applaudendo all’uscita di Jorge Giordani?

Credo che sia nostro compito discutere ciò che è sostanziale e credo che il Presidente deve, ha bisogno, di riflettere di fronte a tutti noi, agire in coerenza con la responsabilità di Statista che ha ed assumere quell’enorme sfida, che sarebbe anche di enorme nobiltà, di rivendicare il Compagno Jorge Giordani, non tanto per il suo nome, piuttosto noto, amato dal popolo, ricordato in molte situazioni difficili che ha dovuto affrontare insieme a Chávez senza titubanze, a differenza di molti altri che non solo non sono stati definiti traditori ma addirittura premiati, quanto piuttosto per rispondere alle molteplici domande che sorgono dalla denuncia.

La Rivoluzione si rafforza con la verità, con la sincerità, con la trasparenza. Quelle sono qualità dei rivoluzionari.

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