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19/02/2014

Beirut - Bomba fa 5 morti, attentato rivendicato dai jihadisti di “Abdullah Azzam”

E’ di almeno cinque morti e 16 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto stamani a Bir Hassan nei pressi di un centro culturale iraniano e vicino all’ambasciata del Kuwait, nella parte sud di Beirut, poco lontano dall’ingresso dei quartieri meridionali della capitale libanese dove è più forte l’appoggio al movimento sciita Hezbollah. L’attentato è stato rivedicato poco fa dalle “Brigate Abdullah Azzam”, legate ad Al Qaeda, che hanno già ripetutamente colpito la comunità sciita in Libano.

Secondo fonti della sicurezza libanese sono stati attentati kamikaze, compiuti da due uomini a bordo di motociclette, la stessa modalità usata per l’attentato dello scorso novembre compiuto contro l’ambasciata iraniana. La prima esplosione ha colpito la pasticceria Galdoline; la seconda, dopo pochi secondi, il centro culturale iraniano distante un centinaio di metri. Nessun impiegato del centro culturale e dell’ambasciata kuwaitiana è rimasto vittima dell’attentato.

Negli ultimi mesi una serie di esplosioni ha preso di mira la zona sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah. Gli attentati sono stati rivendicati da gruppi jihadisti sunniti desiderosi di “punire” il movimento sciita per l’appoggio militare che garantisce al regime del presidente Bashar Assad nella guerra civile che devasta la Siria.

Appena qualche giorno fa il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha escluso il ritiro dei guerriglieri sciiti dalla Siria sino a quando gli Stati arabi del Golfo non cesseranno di interferire nelle vicende interne siriane e di sostenere le milizie islamiste e ribelli che combattono contro l’Esercito di Damasco.

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