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31/01/2014

False flag in Parlamento

Le operazioni False Flag (bandiere false) sono parte dell'armamentario operativo dei servizi segreti statunitensi nella destabilizzazione di uno Stato nemico. Tali operazioni consistono soprattutto nel mischiare le carte e i segni distintivi nella gestione delle operazioni. Esempio: travestirsi da movimento di sinistra per destabilizzare un governo di sinistra oppure da movimento di destra per destabilizzare un governo di destra (un caso questo assai più raro nella storia dei servizi segreti Usa).

Nel Parlamento italiano abbiamo assistito ad una operazione, politica in questo caso, di False Flag. I parlamentari del Pd dopo aver votato una legge schifezza che regala 7 miliardi alle banche ed “aver fatto argine” a ceffoni contro i deputati del M5s, hanno intonato Bella Ciao, una canzone bellissima e identificante per tutto il popolo della sinistra nei momenti più difficili. La si sente nella piazze quando bisogna “fare corpo” per fronteggiare le cariche della polizia oppure nei passaggi più delicati di una manifestazione antifascista in cui è bene che tutti si stringano fra loro per superarli senza lasciare nessuno indietro.

Quella canzone, cantata in un contesto in cui il fattore “fascista” era quello determinato dalla presidenza della Camera e non certo quello dei deputati cinquestellati, deve ritenersi un insulto, soprattutto se intonata da coloro che stanno legittimando e coprendo i fattori di fascismo dentro la dialettica politica e istituzionale nel nostro paese.

Come è noto non abbiamo particolare simpatia per Grillo e i suoi supporter, ma il contesto e le conseguenze di quanto è avvenuto e avverrà in Parlamento, rendono del tutto false e improprie – bandiere false appunto – le accuse di squadrismo contro i deputati del M5S mosse dal Pd e dai loro consimili che oggi rimbalzano e si ripetono ossessivamente su tutta la stampa mainstream, anzi, di regime.

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