Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

28/10/2013

Mediobanca fa la radiografia delle società italiane

Come ogni anno sono stati pubblicati i libri bianchi con il rapporto su 'Le principali società italiane', messo a punto dall'Ufficio Studi di Mediobanca sulla base dei bilanci presentati.

E' ancora una volta l'Eni la maggiore delle società italiane che si conferma al primo posto della classifica nazionale sia per fatturato che per utile netto. Tra le novità spicca come Poste Italiane si sia piazzata in seconda posizione anche nel 2012 per gli utili netti ma scivola in undicesima posizione per ricavi. L'Enel scivola invece al terzo posto per gli utili.

Il primo gruppo privato per utile netto è Prada, che nel 2012 ha fatto registrare, su un fatturato vicino a quota 3,3 miliardi, utili superiori al miliardo, davanti a Luxottica (994 milioni).

Relativamente al numero di lavoratori occupati, a guidare la classifica è ancora Poste Italiane, con oltre 146.500 dipendenti impiegati sul territorio nazionale. In realtà al primo posto, per numero di dipendenti, si piazza la Exor, ma la holding della famiglia Agnelli impiega oltre il 70% dei propri 287 mila dipendenti all'estero e quindi si piazza in seconda posizione dopo Poste. Terzo classificato il gruppo Ferrovie dello Stato nelle quali lavorano quasi 72 mila persone.

Tra i gruppi più indebitati figurano Enel, Exor e Telecom Italia. Da precisare tuttavia che il totale dei debiti finanziari del gruppo di telecomunicazioni sono sì inferiori rispetto a quelli registrati da Enel ed Exor, ma ammontano al 129% del fatturato e al 162% dei mezzi propri della società. Ed è sempre Telecom a guidare la classifica del gruppi che hanno messo a segno le maggiori perdite nette (-1.627 milioni nel 2012), seguita da Finmeccanica ed Rcs.

Il rapporto Mediobanca sulle principali realtà industriali del Paese analizza anche i vari settori. Nel settore moda Prada è davanti ad Armani per fatturato (anche se il colosso italiano della moda resta Gucci che tuttavia non è stata presa in considerazione perché consolidata nel gruppo francese Kering).

Nel settore editoria la parte del leone la fa ancora il gruppo Rcs (Corriere della Sera) il quale nonostante nel 2012 si sia piazzato al terzo posto della classifica italiana di società che hanno registrato maggiori perdite nette a bilancio e malgrado il crollo a due cifre sul fronte dei ricavi (-23% nel 2012), resta il primo gruppo editoriale italiano per fatturato, con Mondadori che si avvicina e la incalza al secondo posto. Nel settore televisivo malgrado un crollo del fatturato del 12,5%, imputabile soprattutto al crollo degli investimenti pubblicitari, Mediaset resta il primo gruppo televisivo italiano. In questo caso la novità si trova nelle posizioni successive, dove Sky (+0,3% dei ricavi a 2.813 milioni) supera la Rai (-7,5% a 2,677 milioni) e diventa il secondo operatore televisivo italiano dopo Mediaset.

Nella grande distribuzione il primo operatore nazionale e' Supermarkets Italiani. La holding di Bernardo Caprotti, a capo della catena Esselunga, e' l'unica che nel 2012 fa segnare un aumento dei ricavi (+4,5%), mentre i diretti concorrenti perdono terreno: Carrefour -5,8% e Auchan -1,3%. La classifica Mediobanca non prende in considerazione l'aggregato delle Coop che rappresenta entità giuridiche diverse. 

Infine il settore siderurgico dove la mancata presentazione del bilancio del gruppo Riva ha fatto schizzare in prima posizione il gruppo Marcegaglia.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento