Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

23/09/2013

Grecia: Alba Dorata fuorilegge? O al governo?


Secondo alcuni media il governo di Atene avrebbe avviato la procedura legale per dichiarare fuorilegge il partito neonazista ellenico Alba Dorata, dopo l'omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas la sera del 17 settembre commesso da un sicario 45enne poi arrestato. Afferma ad esempio il Wall Street Journal che giovedì l'esecutivo avrebbe presentato alla procura generale la documentazione in cui si dimostra che Alba Dorata ha agito come un'organizzazione criminale organizzata, rappresentando così una minaccia all'ordine pubblico. La documentazione si baserebbe su circa 30 casi avvenuti nell'ultimo anno in cui membri o seguaci del partito neonazista sono stati accusati di atti criminali. Anche dopo l'ingresso in Parlamento, nel giugno 2012, con circa il 7% dei voti, il partito di estrema destra non ha mai smesso di aggredire politici di sinistra, immigrati, artisti e omosessuali ma, godendo di una condizione di quasi totale impunità sta consolidando la sua popolarità a scapito degli altri partiti. Secondo alcuni sondaggi alle prossime elezioni amministrative di Atene per i neonazisti potrebbe votare addirittura un 20% degli elettori, anche se alcuni sondaggi ingigantiscono artificialmente il consenso per Chrysi Avgi proprio per convincere gli elettori scontenti o indecisi a scegliere l’estrema destra.

Rispetto ad altri omicidi e aggressioni compiute dagli squadristi di Alba Dorata questa volta il legame tra l’assassinio, Giorgos Roupakias, e la direzione del movimento neonazista, è più che evidente. Lo stesso assassino ha ammesso la sua partecipazione alle attività di Alba Dorata, anche se poi ha in parte smentito descrivendosi solo come un simpatizzante. Ma durante le indagini sono emerse le sue strette relazioni con il capo di Chrysi Avgi nel quartiere di Nicea, contiguo a quello di Keratsini dove martedì notte è avvenuto l’agguato e l’omicidio. Dall’esame dei tabulati telefonici è emerso che proprio dai dirigenti locali di Alba Dorata è arrivato l’ordine all’uomo, quella sera, di andare nella zona della città dove era in corso l’aggressione del rapper da parte di due diversi gruppi di squadristi neonazisti. E se non bastasse attivisti antifascisti e media indipendenti hanno scovato e messo in circolazione numerose foto che ritraggono l’omicida in compagnia di un deputato di Alba Dorata oppure nel corso di manifestazioni dell’estrema destra (vedi la foto sopra, Roupakias è indicato con la freccia).

Teoricamente, se la richiesta del governo alla magistratura sarà accettata e quindi Alba Dorata verrà dichiarata un'organizzazione criminale, le autorità potranno perseguire ogni membro del gruppo, compresi i dirigenti, a prescindere dalla loro partecipazione diretta in azioni violente. «È un'iniziativa giuridica molto ambiziosa quella che abbiamo avviato – avrebbe detto una fonte governativa al Wall Street Journal – ma siamo fiduciosi nel fatto di essere in possesso di elementi forti che mostrano un'organizzazione strutturata per commettere azioni criminali. Crediamo che con questo omicidio saremo in grado di dichiarare praticamente fuorilegge il gruppo».

Ma tra i movimenti antifascisti e i partiti di sinistra ellenici c’è molto scetticismo sulle reali intenzioni del governo composto dal centrodestra e dai socialisti. Finora ad Alba Dorata è stata accordata, grazie alla tolleranza dei vari esecutivi degli ultimi anni e alla evidente complicità di pezzi interi degli apparati di sicurezza e della magistratura, una quasi totale impunità. I governi che si sono fatti in questi anni strumento della troika hanno orientato in questo modo il malcontento popolare generato dal massacro sociale ordinato da UE e FMI verso l’estrema destra, scaricandolo quindi contro immigrati ed estrema sinistra, piuttosto che contro le politiche di taglio indiscriminato del lavoro e dei servizi sociali. Gli squadristi di Alba Dorata, del resto, non hanno mai aggredito rappresentanti del governo o dei partiti che lo compongono, o esponenti del mondo finanziario o delle banche che pure affermano di combattere. Sono stati sempre e solo immigrati o attivisti di sinistra a subire le aggressioni squadristiche, in alcuni casi mortali. Antonis Samaras ha veramente cambiato strategia? Per ora lo scetticismo è d’obbligo. A meno che, è lecito sospettare, dietro una mossa così ‘dura’ contro Alba Dorata non si nasconda un altro obiettivo. Mettere fuori legge Chrisy Avgi perché considerata un’organizzazione violenta ed estremista potrebbe portare una ‘parte’ dei suoi dirigenti a formare una nuova organizzazione politica più ‘moderata’ e più apparentemente responsabile, sacrificando qualche testa calda o qualche capro espiatorio tra i più compromessi nelle aggressioni e nelle attività squadristiche. Da tempo alcuni esponenti del partito maggioritario di centrodestra, Nuova Democrazia, vanno dicendo che bisogna mettere fine all’instabilità politica che caratterizza il paese dall’inizio della crisi e che ha obbligato questo partito a formare governi con i socialisti o con altre forze minori. Avere a disposizione un partito di estrema destra ‘ripulito’ con cui formare una coalizione stabile potrebbe permettere a Nea Dimokratia di superare le difficoltà derivanti dalla crescita elettorale delle sinistre e dall’allontanamento di sempre più elettori dal quadro istituzionale.

Fantapolitica? Vedremo. Ma se la richiesta di mettere fuori legge Alba Dorata non si rivelerà una boutade senza conseguenze reali è comunque assai difficile pensare che l’establishment ellenico – e la troika – buttino a mare un capitale elettorale e sociale che nei sondaggi si aggira attorno al 10% dei voti, col rischio che la scomparsa dei neonazisti dal quadro legale sposti centinaia di migliaia di voti verso l’estrema sinistra.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento