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31/03/2013

Il programma di Napolitano per un "governissimo" sotto altro nome

Un coniglio pasquale mai visto, fuori da ogni procedura costituzionale. Dieci "saggi" di area Pd e Pdl, che devono definire un "programma condiviso" che poi verrà applicato da un governo sostenuto dai loro voti.

Il "senso di responsabilità" è il coperchio che dovrebbe tenere insieme forze che ufficialmente si dichiarano indisponibili a stare fiancoa fianco nello stesso governo.
L'elenco dei "saggi", divisi in due gruppi di lavoro, chiarisce quello che la logica altrimenti rifiuterebbe. Per le "riforme economiche" ci sono Enrico Giovannini, presidente dell'Istat; Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del direttorio della Banca d'Italia, Giancarlo Giorgietti (senatore della Lega) e Filippo Bubbico (senatore del Pd), presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e il ministro Enzo Moavero Milanesi.
Per le riforme politiche toccherà invece a Valerio Onida (ex presidente della Corte Costituzionale), Mario Mauro (senatore montiano ex Pdl), il senatore Pdl Gaetano Quagliariello e Luciano Violante, anima nera del Pci-Pds-Ds-Pd.

Il governo, di conseguenza e a sentire tutte le reazioni ufficiali dei partiti, dovrebbe essere "politico-tecnico", tale da poter essere sostenuto con i voti di Pd, Pdl, Lega, e montiani. Ma anche tale da non dover essere necessariamente identificato con i partiti. Una sorta di "governo Monti", un po' più "politico",  ma egualmente "figlio di nessuno". Un pasticcio informe di cui l'unico tratto riconoscibile è la pervicace applicazione di un "format" consociativista ad oltranza, a prescindere da qualsiasi progetto.

Indirettamente è un regalo a Grillo, perché è facilmente descrivibile come la prova provata di "una classe politica che non vuole andarsene". Proprio quando la tattica grillina mostrava ampiamente la corda... Tra i saggi, infatti, non c'è e non ci può essere alcun rappresentante del Movimento Cinque Stelle.

A margine, è infine la fine della carriera politica di Pierluigi Bersani.

Fonte

Il futuro governo è ancora ben al di la da venire ma già si prospetta ancor più gattopardesco di quello Monti.
Ci sarà da stare in campana alla grande.

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