Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

19/11/2012

Una giornata da governo tecnico: contestati Monti e la Cancellieri

Nonostante propaganda e proclami è possibile che il centrodestra e il centrosinistra rimpiangeranno questa legislatura. Qualsiasi cosa accadrà alle elezioni politiche, intanto, non produrrà tre quarti di parlamentari che, come oggi, danno la fiducia alla Goffredo Mameli ad un governo sordidamente liberista. Anzi è possibile che le forze liberiste di centrosinistra, che si auto accreditano al governo, non avranno una vera maggioranza nel prossimo parlamento. Mentre la crisi demolirà qualsiasi certezza rispetto al mantra "austerità"-"rigore". Assieme ad  parlamento che non sarà un passeggiata, per il liberismo di centrosinistra e per i suoi ascari del "non ci sono alternative a quello che facciamo", si annuncia anche la possibilità della continua protesta della piazza. Si tratta di una piazza che non si convince con le convention e le dirette su Sky e che è terribilmente concreta: chiede reddito, istruzione, diritti e non primarie, talk-show e tweet politicamente corretti.

Anche sabato 17, dopo giorni di tensioni, già per il governo tecnico (quello che era convinto di non suscitare proteste) sia il ministro degli interni che il presidente del consiglio sono stati contestati. A Rimini per i pestaggi della polizia, questione sulla quale la Cancellieri non ha risparmiato risposte surreali a una contestazione forte, mentre a Milano è toccata a Mario Monti. Proprio davanti a quella Università Bocconi, università modello per pochi e nulla per tutti gli altri, che da salotto si sta trasformando in terreno di conflitto.

Per adesso i liberisti di centrosinistra, mentre quelli di centrodestra si disgregano, glissano. Sanno che non hanno alcuna soluzione per la stragrande maggioranza degli italiani. Ma solo per l'Associazione bancaria italiana, il Monte dei Paschi, Confindustria (nemmeno tutta), qualche grosso fondo di investimento e una serie di banche d'affari estere. Meglio quindi parlare di primarie e di data delle elezioni. Nel frattempo i tg, producendo il solito effetto Orwell, reiterano la versione della polizia sui lacrimogeni sparati dal ministero della giustizia. Si continua a prendere come vera la versione del lacrimogeno rimbalzato sul muro. Quando milioni di persone hanno visto che i lacrimogeni sono stati lanciati dalle finestre.
Questo è il governo della serietà, dell'austerità e del rigore. Il re è nudo. E siamo d'autunno.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento