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20/09/2012

HP licenzia 29mila dipendenti

29mila dipendenti di HP perderanno il posto di lavoro nei prossimi due anni. Il produttore statunitense di PC ha alzato di 2mila unità il numero delle persone da lasciare a casa rispetto a quello, già molto alto, che era stato annunciato in concomitanza con gli ultimi dati trimestrali.
L'informazione è stata pubblicata nella documentazione ufficiale depositata dall'azienda di Palo Alto alla SEC, la commissione di vigilanza statunitense a cui devono riferire tutte le aziende quotate in borsa. Il taglio, che in Europa interesserà 8mila posizioni, ha due finalità complementari: risparmio sui costi strutturali e nuovi investimenti in mercati più redditizi.
Una ricetta che il numero uno Meg Whitman ha dovuto mettere in atto per riportare i conti in nero dopo la perdita più pesante della sua storia: 9 miliardi di dollari di rosso nel terzo trimestre 2012. La riorganizzazione sarà portata avanti mediante una combinazione di dimissioni volontarie incentivate e offerte di prepensionamento. Entro la fine dell'anno fiscale 2012 saranno già a casa 11.500 lavoratori a livello globale.
A quanto si apprende il programma di ristrutturazione costerà all'azienda circa 3,7 miliardi di dollari, contro la cifra che era stata preventivata inizialmente e che era compresa fra 1,5 e 1,7 miliardi di dollari. A partire dal 2014 i bilanci di HP beneficeranno di un risparmio di 3,5 miliardi di dollari l'anno, che stando a quanto aveva spiegato la Whitman saranno reinvestiti per semplificare l'esperienza di acquisto tramite nuovi strumenti di marketing e di vendita.
Oltre all'ammanco dovuto all’acquisizione di Electronic Data Systems per 13,9 miliardi di dollari, a pesare sull'andamento dell'azienda è il cattivo andamento delle vendite dei PC. HP è ancora il primo produttore mondiale di computer, ma è tallonata a breve distanza da Lenovo, che ha una quota di mercato pari al 14,7%, contro il 14,9% di HP (fonte Gartner).
L'andamento non soddisfacente dell'azienda, le notizie dei tagli e la revisione degli assetti interni tuttora in corso ha fatto sì che il titolo di HP perdesse il 32% dall'inizio dell'anno ad oggi. Dopo l'unificazione delle divisioni PSG e stampanti e l'addio al progetto webOS ora HP si appresta ad annunciare i nuovi prodotti con Windows 8, fatta eccezione per i tablet ARM con Windows RT, che per il momento resteranno tagliati fuori dall'offerta.

Fonte

La dirigenza incapace manda in merda l'azienda, ma per strada ci finiscono sempre i dipendenti. L'internazionalizzazione del sogno americano.

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