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16/03/2012

Se la crisi ammazza il sesso

Se la crisi ammazza la sessualità divertimento

Avete ancora in mente l'immagine dell'italiano latin lover? Ricodificate. Tra i dati emersi dall'indagine del Censis circa le cose "che davvero contano", la famiglia, la libertà e l'amicizia tornano a farla da padrone, mentre la sessualità "conta davvero" solo per 36 persone su 100. Un terzo. Troppo poco per continuare ad ambire alla palma d'oro del paese più focoso e appassionato.

In compenso è molto istruttivo notare come i temi imposti dai media influenzino la nostra percezione della realtà. I meno imberbi tra di voi ricorderanno certamente come nel ventennio berlusconiano le nostre preoccupazioni gravitassero tutte intorno alla violenza, alla criminalità, agli stupri, all'immigrazione e al terrorismo. Non passava giorno che bande di delinquenti, generalmente provenienti dall'Europa dell'est, non irrompessero in qualche villa privata seminando morte e distruzione. Non c'era edizione di giornale che non riportasse dell'ennesimo caso di stupro, consumato quasi sempre da un rom. I barconi degli immigrati riempivano tutte le prime pagine e la minaccia del terrorismo islamico incombeva sulle nostre teste inducendo spesso i cittadini a disertare le linee della metropolitana, le manifestazioni, i viaggi verso gli Stati Uniti o l'Inghilterra, nonché ad accettare misure restrittive impensabili fino a poco prima.

Oggi tutta questa apprensione è svanita nel nulla. Cosa è successo? Forse che le rapine siano passate di moda? I Rom hanno smesso di importunare le fanciulle? I nord africani hanno smesso di arrivare e i terroristi, impietositi dallo stato di prostrazione dell'economia mondiale, hanno deciso di non minacciare più l'occidente degli infedeli?

Molto più semplicemente, l'agenda degli organi di informazione è cambiata. Nella società del Divide et Impera un nemico ci vuole sempre, per carità, solo che oggi quel nemico è la crisi. In sintonia con l'entourage di quelli che io chiamo fabbricatori di ansia, stipendiati dalle organizzazioni di news, questi sono i nuovi spauracchi che oggi infestano i nostri peggiori incubi e ci impediscono di vivere una vita serena.

 Fonti di preoccupazione italiani agenda media informazione Claudio Messora Byoblu Byoblu.com

Tutt'a un tratto, come potete vedere, le nostre città non sono più neppure inquinate. Anzi: i dottori, ai bambini con difficoltà respiratorie, prescrivono una bella boccata di biossido di piombo da assumersi due volte al giorno nelle arterie cittadine, rigorosamente durante le ore di punta. Solo 23 persone su 100 sono ancora preoccupate per l'immigrazione e meno ancora (appena tre) sono quelle spaventate dal terrorismo.

In compenso, oggi gli italiani si eccitano per lo spread. Che Monti si avvii a diventare l'ideale sostituto di Rocco Siffredi nell'immaginario della casalinga di Voghera? Forse... Per adesso ha iniziato col farci un bot così a tutti.

Fonte.

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