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11/04/2011

La politica è schifosa...

E fa male alla pelle.

Una trentina d'anni fa qualcuno sintetizzava così la vita politica italiana, che magari non nuoce alla pelle (quanto meno non a quella di Bruno Vespa) ma sicuramente fa bene al conto in banca di tutti gli avvoltoi che ci gravitano intorno.
E' notizia di ieri la proposta di legge del parlamentare PD Ugo Sposetti volta a riformare il finanziamento pubblico ai partiti, uno delle tante piaghe economiche che il cittano subisce per mantenere una consistente fetta di italiani di fatto inutili.
Il cassiere del PD (non nuovo a certe esternazioni) intenderebbe estendere le elargizioni non solo ai partiti, ma anche alle fondazioni che si occupano d'incentivare l'attività culturale e politica (che a me sembrano tanto le vecchie scuole di partito).
Conti alla mano, i ben informatihanno calcolato un sostanziale raddoppio del costo annuo della politica, per un importo complessivo pari a 355 milioni di euro. Trattandosi di una proposta PD (per altro inscenata col solito sistema dell'avanguardista tanto caro al PDL), in un momento di particolare follia si potrebbe pensare che la proposta non sia campata del tutto per aria. Vado, dunque, a leggere le motivazioni che Sposetti adduce a sostegno della propria idea e m'imbatto in due perle:
  • più fondi pubblici alla politica eviterebbero che siano sempre i partiti dei ricchi a governare; peccato nessuno abbia ricordato a Sposetti che se esistesse una legge sul conflitto d'interessi (che la sinistra dice di voler fare da 15 anni) i ricchi la politica la vedrebbero solo in cabina elettorale come tutti gli altri
  • In Francia e Germania si fa già così è quindi demagogico fare le pulci ai costi della politica; peccato che la politica faccia sempre demagogia quando si ricorda, per esempio, che nella Germania di oggi un operaio metalmeccanico guadagna mediamente 2500€ netti mensili, mentre il suo collega italiano ne riceve in busta la metà.
Anche senza scomodare il ripristino dei rimborsi elettorali ai partiti che superano l'1% di voti, ce ne sarebbe d'avanzo per incartare questa proposta e cacciarla nella tazza del cesso insieme ai paraculi di destra e sinistra che l'hanno sottoscritta (sicuri di avere alle spalle l'appoggio delle rispettive segreterie), ancora una volta in barba alla cittadinanza, che in merito alla questione si espresse nel '93 con un referendum che avrebbe dovuto chiudere i rubinetti pubblici ai partiti, ma guarda caso non è mai stato applicato da nessuno.

Proprio non capisco come cazzo si faccia a ritenere di "sinistra" questa gente.

2 commenti:

  1. Il titolo è azzeccatissimo. Infatti è per questo che ne sono stato sempre alla larga !!!

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  2. L'importante è che vai a votare per il referendum del 12-13 giugno.

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